L’Editoriale di Carlo Santi

Salvatore Galvano

È una notizia tragica, ancora oggi non posso credere che sia successo veramente. Salvatore Galvano, autore del military thriller IL TARLO, è morto all’età di 56 anni.

Autore e soprattutto amico; vero amico sincero con cui ho condiviso un percorso editoriale entusiasmante. Dopo cinque anni dalla sua pubblicazione, il suo libro è uno dei più venduti di sempre e, dopo anni, ancora oggi entra nelle classifiche di vendita della casa editrice.

Galvano è un recordman, ricordo la campagna eBook gratuiti da 1.800 scaricamenti su Amazon e sempre sul famoso portale quasi tremila acquisti dell’eBook in una promozione giornaliera.

Durante il Lockdown Galvano ha fatto registrare anche un altro record, quello della promozione CIESSE @evadiamodalcovid, con 1.219 scaricamenti è l’autore più “scaricato” della CIESSE, seguito a ruota da Silvia Pascale. Di quel record ho pubblicato una simpatica intervista a due, proprio con i protagonisti di questo grande risultato che potete leggere QUI.

Ma con Salvatore avevamo altri progetti, ne parlammo il 20 luglio, credo il giorno prima che entrasse in ospedale. Lui era sempre gentile, un vero signore, dai modi educati, una simpatia unica, seppur uomo rigoroso per “mestiere“, infatti era colonnello dell’Esercito italiano, uno che è stato in missione all’estero, uno che comandava uomini, quegli stessi uomini che lo stimavano e rispettavano. Perché leader si è perché riconosciuto tale, e Galvano era un leader carismatico che univa rigore e simpatia. Uno di questi progetti era la traduzione de IL TARLO in inglese, quando l’ho informato che il suo libro sarebbe stato tradotto, era a dir poco raggiante, tanto che pubblicò un post che dimostra con quanto entusiasmo aveva appreso la notizia. “Un sogno”, ha definito così la notizia della traduzione in inglese del libro. È di una settimana fa che gli ho spedito via mail il testo definitivamente tradotto, dovevamo confermare che la traduzione fosse perfetta e autorizzare la pubblicazione.

Non ho mai ricevuto risposta a quella mail, lunedì 10/08 mattina mi è stata comunicata la sua morte, a dir poco imprevedibile, impensabile, terribile. Pensavo fosse in vacanza, Salvatore rispondeva sempre e velocemente, già due giorni di ritardo nel riscontro per me era un mistero, lo avevo giustificato in mille modi, seppur mi fosse apparso strano questo “silenzio” per più di 48 ore.

Con lui perdo un amico fraterno, questo era il sentimento che mi legava a lui, e che mi lega tutt’ora. Restano i suoi libri e il mio impegno con lui che ora mi vede obbligato con la sua famiglia. Ho sentito Luigi Maria, il figlio primogenito di Galvano e con lui siamo d’accordo di continuare nel progetto editoriale che ci eravamo impegnati a definire: la traduzione inglese de IL TARLO; la pubblicazione di un secondo military thriller, sempre con protagonista il maresciallo Licata e un terzo progetto che andrà discusso con la sua famiglia prima di renderlo pubblico.

Ho appena autorizzato la pubblicazione all’estero del military thriller di Salvatore Galvano intitolato “The Woodworm – The investigations of Marshal Licata” (a lato la copertina), la versione inglese de IL TARLO, con la traduzione della gentile e brava signora Kristjana Papajani. Probabilmente sarà pubblicato entro un mese la versione eBook e dopo un paio di mesi quella cartacea e sarà posto in vendita nei mercati di lingua inglese, ma lo si potrà trovare anche in molti store online, anche italiani se si cerca libri in lingua estera.

Questo è il primo progetto realizzato, il sogno di Salvatore ora è realtà e, anche se non ha fatto in tempo a vedere il risultato finale, so che sarà apprezzato dalla sua famiglia, dai suoi amici più cari e da tutti coloro che gli volevano bene, che sono un’infinità di persone.

Io resto a disposizione della sua famiglia per gli altri nostri progetti, il mio impegno e promessa la riconfermo, anzi, ancora con maggior vigore ed entusiasmo perché contribuiremo così a far sì che i libri di Salvatore tengano vivo il suo ricordo. Per il resto, ho pianto la sua scomparsa, e ancora non riesco a capacitarmi.

Ciao Tore, un abbraccione grande.