Fonte: Life Factory Magazine

a cura di Katrin

Il libro è composto da diversi racconti, dai titoli: 9 NOVEMBRE 1967 / LA PICCOLA GUERRA DELLA PIAVE / LA DIGA / SCHEGGE E DRAGHI / È LA PIOGGIA CHE VA (e ritorna il sereno) / PANEVIN / FIORETTI / SEGNALI DI FUMO / NOMADI / ALLORI / CLAUDIO / BELLA / RACCOGLITORI / IMMERSIONI / 1978: FESTA DI LAUREA / UN GIORNO O L’ALTRO, scritto in maniera autobiografica, con l’aiuto giocoforza di ricordi ed emozioni dello scrittore. Storie che narrano la vita di ragazzi nati e cresciuti in quegli anni. I figli del ’54, come scrive Antonio.

Le cose che si vivono da piccoli restano impresse nella memoria, non si cancellano… restano sempre con noi.

Non posso non trovarmi d’accordo.

Trama: Sedici racconti, altrettante finestre si aprono sull’infanzia e l’adolescenza di un giovane che cresce lungo le rive del/della Piave (ora maschile, ora femminile, a seconda delle situazioni), fra le persistenti locali tradizioni antiche e i cambiamenti tumultuosi che segnano gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. Piccole storie s’intrecciano con la grande Storia e riprendono vita attraverso gli occhi e la voce narrante del giovane protagonista, seguono il suo percorso di crescita, scandito dalla presenza costante del fiume con le sue rive, gli argini, le grave: un fluire che costituisce la cornice, il filo conduttore delle storie raccontate; un fluire che allude, accompagna, conduce al mare aperto della vita, segnandone la cadenza: “al ritmo dell’acqua che scorre”, appunto.

La scrittura è scorrevole e nonostante il libro sia diviso in diverse parti, non si perde il filo della storia che lo scrittore vuole raccontare. Ricco di particolari che solo chi ha vissuto realmente può conoscere. Consigliato a chi ama leggere storie piene di ricordi e che facciano tornare indietro nel tempo.