L’editoriale di Carlo Santi

A seguito della proclamazione dell’armistizio del ’43 i soldati italiani divennero per i tedeschi dei nemici catturati e deportati in numerosi campi di internamento. Per sottrarre questi prigionieri all’assistenza degli organi internazionali previsti della convenzione di Ginevra, Hitler diede loro una diversa denominazione (Italienische Militär-Internierten) per sottoporli al “castigo esemplare”. 600 mila uomini e forse più furono deportati, di questi 40 mila morirono di stenti e fame. Con la fine della guerra nel ’45, tutti questi militari si riunirono in associazione per dare assistenza ai sopravvissuti e alle loro famiglie. L’ANEI è un ente morale della Repubblica Italiana, venne istituito con D.P.R. del 12 aprile 1948 n. 403, e raggruppa i reduci dai lager nazisti. Istituito nel 1946, al 2006 i suoi uffici hanno sede nella casa della memoria e della storia. È un ente con sedi in tutto il territorio nazionale e deve la sua importanza per la conservazione di un patrimonio morale resistenziale di indiscutibile valore storico.

Tratto da Wikipedia

Oggi 11 novembre 2023 anch’io parteciperò all’assemblea dell’ANEI di Treviso, sezione che vede la presidenza in capo alla prof.ssa Silvia Pascale, direttrice della Collana “Le nostre guerre”. Sarà un onore per me parteciparvi come socio, perché è l’occasione di ricordare la memoria di questi eroi della nostra Resistenza italiana, orgoglio della nazione per aver stoicamente rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò e, per questo, internati nei gironi infernali dei lager nazisti. Il semplice dire di NO! equivaleva alla privazione della libertà, condanna ai lavori forzati e all’internamento senza alcuna speranza in un qualsiasi futuro. Molti di loro, sopravvissuti, dichiarano nei loro libri, alcuni di questi pubblicati dalla CIESSE Edizioni, che per anni non hanno visto la luce del sole. Gli aguzzini nazisti li svegliavano a notte fonda mandandoli al lavoro forzato nelle miniere, nel sottosuolo con aria irrespirabile, per poi rientrare molte ore dopo al tramonto. Questo è solo una delle condizioni inumane supportate da questi nostri padri, storie di privazione e stenti che ben conosciamo per aver saputo poi tutti gli orrori della guerra.

Purtroppo, molti IMI sono ormai deceduti, per fortuna la maggior parte di loro sono morti liberi e per vecchiaia; quindi, la testimonianza diretta è ormai rara, ma restano i loro eredi: i figli, i nipoti. Tutti loro sono oggi la TESTIMONIANZA vivente, e tale parola la scrivo in grande perché è importantissimo tenere alto il ricordo che queste persone rappresentano. Grazie anche agli IMI noi oggi siamo liberi, possiamo solo ringraziarli e dobbiamo farlo per sempre, nel ricordo e nella gratitudine eterna.

Oggi l’ANEI di Treviso si appresta a rinnovare le cariche sociali, presidente compreso. Silvia Pascale è un presidente attivo e dinamico, ha creato progetti di valore storico altissimo, con convegni, testi, libri, viaggi all’estero per collaborazioni con le Università di mezza Europa per portare la testimonianza dell’ANEI non solo trevigiana ma anche quella nazionale governata dal presidente Orlando Materassi, nostro consulente storico-scientifico di collana.

Noi di CIESSE Edizioni, nel nostro piccolo, abbiamo creato la Collana “Le nostre Guerre”, iniziata con molto timore reverenziale qualche anno fa, ma che ha spiccato il volo da quando Silvia Pascale ne ha preso le redini e l’ha condotto fino a diventare la collana più seguita con non meno di 4/5 titoli costantemente fra le TopTen di vendita della casa editrice.

Squadra che vince non si cambia” cita un detto.

Ebbene, il presidente Silvia Pascale di vittorie ne ha conquistate molte, e a tutti ben note. Quindi il mio sostegno massimo va al presidente Silvia, così da offrire il mio contributo affinché la presidenza dell’ANEI di Treviso resti in capo a lei anche per il prossimo mandato.

A lei il mio “in bocca al lupo” direttamente oggi pomeriggio all’assemblea dei soci.