Fonte: Life Factory Magazine
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Al ritmo dell’acqua che scorre, libro di Antonio Bincoletto edito da Ciesse Edizioni è una carrellata di ricordi soprattutto dall’infanzia fino all’età adulta.
Ambientata soprattutto negli anni ’60, narra nei vari capitoli alcuni dei ricordi dello scrittore: le feste del paese, le guerre tra ragazzi che a tratti ricorda La guerra dei bottoni, la scuola, il disastro del Vajont con la descrizione delle sensazioni provati dal giovane protagonista soprattutto quando si capisce che molte vittime sono lì nel Piave.
Ed è proprio il Piave, il fiume, a essere protagonista di tutti i capitoli. Lo si chiama spesso al femminile e questa cosa mi ha colpito tanto. Ricordo ancora la canzoncina che ci facevano cantare a scuola La canzone del Piave e nella fantasia da bambina immaginavo qualcosa di fatato, enorme, forte, e sempre al maschile. Ma lo stupore è stato per poco sapendo come qui in Sicilia, nell’etneo si ama dare della Montagna al monte Etna. La si chiama al femminile, come il Piave diventa una Signora da rispettare.
In conclusione Al ritmo dell’acqua che scorre, si può definire un libro di formazione che attraversa la storia d’Italia dal dopo guerra agli anni settanta e che cita anche Hemingway che proprio in quei posti venne ferito durante la prima guerra mondiale e proprio quel tempo e quei luoghi gli permisero di scrivere Addio alle armi.