A cura di Orlando Materassi e Silvia Pascale

“Qualcuno resterà sempre in vita per raccontare”

Hannah Arendt

Silvia Pascale e Orlando Materassi

Il sodalizio tra Silvia Pascale e Orlando Materassi ha riscosso molti apprezzamenti per l’approccio alle tematiche storiche e per l’affinità emotiva con la quale affrontano argomenti estremamente importanti e sta continuando sia in Italia che all’estero.

Ecco, quindi un altro importante progetto editoriale che uscirà a settembre 2021. Già il titolo è emblematico e significativo per un volume pensato per una fascia d’età dagli 8 agli 11 anni.

Tutto nasce un pomeriggio, quando Silvia telefona a Orlando proponendo un’idea che viene subito accolta: raccontare la storia di Elio, il papà di Orlando, per i bambini della Primaria. La condivisione tra loro è quotidiana: il lavoro intrecciato oramai è una costante e le idee dell’uno vengono sempre supportate dall’altro, anzi spesso acquistano un valore aggiunto. È da tanto, infatti, che lavorano con i ragazzi di molti Istituti Scolastici in varie parti d’Italia, ma alla Scuola Primaria non avevano mai pensato di proporre la tematica degli IMI, Internati Militari Italiani. Dopo qualche discussione tecnica, Silvia e Orlando con l’entusiasmo e l’affinità che li contraddistingue da tempo, stanno terminando questo nuovo lavoro, unico nel panorama dell’Internamento Militare Italiano: nessuno finora aveva pensato ad adattare per ragazzini dagli 8 anni un contenuto così particolare, ma così importante per la nostra storia.

Dalla vicenda di Elio, Orlando e Silvia hanno pensato di trarne una storia, un piccolo cammeo di Memoria da proporre ai ragazzi e ragazze più giovani. La proposta, condivisa con l’editore Carlo Santi, vede anche la partecipazione dell’artista Gabriella Di Stefano come illustratrice che già ha collaborato per le copertine di alcuni libri di Silvia. Importante il contributo di Daniele Susini, storico ed esperto di educazione alla Memoria, per consigli e riflessioni di ordine pedagogico e didattico. Nasce quindi un racconto illustrato, immagini acquerellate descrivono il dramma della guerra e della deportazione di Elio, ma anche la speranza e l’attesa del rientro, aprendo una finestra importante sul tema degli Internati Militari Italiani, una pagina di storia ancora poco conosciuta e studiata negli Istituti Scolastici Italiani. Spiegare questo momento storico quando dopo l’8 settembre 1943 i nostri militari italiani scegliendo di non aderire al nazifascismo vennero deportati nei Lager del Terzo Reich, è importante, quanto necessario.

Ecco, quindi la storia di Elio, un ragazzo che nasce e vive alle Sieci vicino a Pontassieve, in provincia di Firenze. Elio viene chiamato per il servizio militare, non era andato incontro alla guerra, ma la guerra lo raggiungerà. Quando arriva l’8 settembre 1943 e moltissimi soldati sperano di rientrare a casa, Elio ha il presentimento che tutto questo non sarà così facile. Infatti, verrà fatto prigioniero e deportato nei Lager nazisti dai quali farà ritorno solo nell’estate del 1945. Il racconto vede quindi protagonista un ragazzo come tanti, nato e cresciuto sotto il fascismo, che saprà resistere a 44 mesi di vita militare e di prigionia, scegliendo di non aderire al nazifascismo che lo avrebbe forse fatto rientrare in Italia subito. Una scelta che nel volume viene sottolineata fin dal titolo: una scelta che, come Elio fecero 650.000 italiani all’indomani dell’armistizio e che è la prima forma di Resistenza al regime di Hitler e di Mussolini.

Silvia e Orlando, quindi, uniti dal filo rosso della Memoria, continuano a disseminare la grande testimonianza di Elio Materassi e degli Internati Militari Italiani per far sì che i giovani diventino staffette di Memoria.